Allarme rosso per Riano e Corcolle: Monti appoggia Pecoraro e sconfessa Clini

Venerdì sarà il giorno della verità per la decisione della discarica “provvisoria/definitiva”

per la monnezza di Roma – Le avvisaglie con il documento di oggi fanno presagire il peggio:

Il governo sconfessa il suo ministro dell’ambiente, che aveva dato parere negativo sulle cave individuate dal prefetto, e invece da pieno appoggio al prefetto/commissario nominato dal precedente governo.

C’è della schizofrenia in questo, come fa un governo a sconfessare un suo ministro?

Penso che venerdì, se le decisioni saranno quelle già indicate a suo tempo da Pecoraro

cioè Riano e Corcolle, al ministro dell’ambiente non resterà che dimettersi.

Non c’è inoltre nessun accenno al nuovo piano di rifiuti per Roma che prevedeva per Roma l’avvio, finalmente, di una raccolta differenziata degna di questo nome, per ridurre progressivamente i rifiuti da smaltire.

Noi cittadini di Riano, comunque continueremo questa battaglia di civiltà fino a che Roma non farà, come tutti i paesi civili, la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti.

 

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Rifiuti, Palazzo Chigi dà il via libera a Corcolle: bufera su Alemanno / Politica – Nuovo Paese Sera.

Continua l’avanzata del Prefetto, Giuseppe Pecoraro, sul sito di Corcolle. Oggi ancora più forte, grazie alla lettera inviatagli dagli uffici di Palazzo Chigi, la quale sembra dia “parere positivo” alla collocazione della discarica che sostituirà Malagrotta. Proprio qui, a 700 metri da Villa Adriana ed in un territorio colmo di vincoli archeologici ed idrogeologici. Un via libera autorevole, che arriva dopo la consegna al Presidente Monti di un dossier sul sito, redatto dai tecnici e dal dipartimento ingegneria dell’università di Tor Vargata. Venerdì si terrà l’incontro a Palazzo Chigi, tra il commissario ed il sottosegretario, Antonio Catricalà, a cui da Mario Monti è stato dato mandato per la risoluzione della questione. Proprio in questa occasione potrebbe chiarirsi la posizione dell’esecutivo.

IL COMUNICATO – Attraverso un comunicato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri fa sapere che – con nota indirizzata ieri dal Sottosegretario di Stato, Antonio Catricalà al Prefetto Pecoraro – il Presidente del Consiglio Mario Monti ha “confermato la propria fiducia al Commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale nella provincia di Roma e gli ha richiesto di portare avanti nell’esercizio pieno dei suoi poteri il mandato conferitogli dal precedente esecutivo”. Palazzo Chigi comunica inoltre che “Sono stati inoltre acquisiti due pareri dell’Avvocatura Generale dello Stato e uno del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio, tutti favorevoli sul piano giuridico all’operato del Commissario”. Proprio per questo, il Presidente Monti “ha espresso il proprio convincimento” che il Commissario saprà “salvaguardare con le opportune opere le falde acquifere ed evitare altre forme di inquinamento dell’ambiente, assicurandosi che nella discarica venga depositato solo materiale già trattato”.  E sulla conferma della fiducia a Pecoraro da parte del Premier “Bene ha fatto – dice Alemanno –  a confermare la fiducia e l’incarico al prefetto Pecoraro, la cui funzione e il cui ruolo non sono mai stati messi in discussione da nessuno, né tantomeno da me”.

I COMITATI – “D’ora in avanti agiremo secondo disobbedienza civile”. Così i cittadini appartenenti della Rete “Uniti contro le discarica”, dopo la grande manifestazione di sabato scorso. Stanchi e amareggiati per la direzione che sta prendendo questa situazione, si dicono “disposti a tutto”. Sempre dalla stessa piazza, il comitato Zero rifiuti Corcolle si diceva fiducioso sulla scelta di Monti “perchè mai avrebbe accettato di fare una figuraccia in Europa”, visto anche l’esito dell’audizione dei cittadini alla Commissione europea qualche giorno fa. Circa cento europarlamentari invieranno una lettera al Presidente del Consiglio con una richiesta di veto su Corcolle. Un’iniziativa nata da Guido Manila, europarlamentare da sempre a sostegno di questa lotta, che porta all’attenzione di Monti tre principi fondamentali del “fronte del no”: il vincolo Unesco, la partecipazione dei cittadini nella scelta del sito, e la difesa del territorio ed aziende dell’agro-romano. In serata ci sarà una grande assemblea pubblica in cui tutti i comitati decideranno come riorganizzarsi in vista di nuove contestazioni contro la discarica di San Vittorino-Corcolle.

ISTITUZIONI – Resta salda la contrarietà dei ministri dell’ambiente Clini e della cultura Ornaghi e del sindaco Gianni Alemanno, secondo i quali una discarica in questo territorio sarebbe impraticabile, proprio per la presenza dei vincoli archeologici, paesaggistici ed idrogeologici. “Credo debba esserci un’ultima riunione per capire perché è stato preferito Corcolle a Pian dell’Olmo, quali sono stati i parametri – ha speigato Alemanno – Attendiamo una comunicazione ufficiale che ci spieghi questa scelta, su cui faremo delle osservazioni”. Lo ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine dell’inaugurazione della nuova Casa Italo all’interno della Stazione Roma Tiburtina. “Riteniamo più fruibile Pian dell’Olmo – ha ribadito il sindaco – Questo non significa che vogliamo tenere un atteggiamento ostruzionista, vogliamo capire, insieme ai ministri Clini e Ornaghi, perché si preferisce Corcolle a Pian dell’Olmo. Corcolle è un sito delicato da tanti punti di vista, perciò bisogna essere molto cauti in questo tipo di scelte”. Poi aggiunge: “L”Unesco sembrerebbe disponibile a riperimetrare il confine del vincolo a Villa Adriana. Un fatto importante, perché se la discarica fosse collocata all’interno del perimetro sarebbe una cosa, dal punto di vista internazionale, molto pesante”.
“Alemanno non faccia doppiamente il furbo – ha dichiarato il segretario del Pd, Marco Miccoli – Prima di tutto perché se il Commissario prefettizio ha scelto come discarica Corcolle lo si deve al fatto che Alemanno ha preferito non scegliere il sito, come era invece nelle sue prerogative, e si è fatto commissariare per incapacità amministrativa. La seconda bugia di Alemanno riguarda il fatto che durante la conferenza dei servizi su Corcolle il Comune ha espresso parere favorevole, l’unico ente che si è opposto in maniera ufficiale è stato la Provincia. Alemanno la pianti di fare il demagogo e ammetta che anche in questa situazione ha completamente fallito”.

Secondo la governatrice del Lazio, Renata Polverini, con questa scelta: “Si va verso una soluzione di questo problema, finalmente. Ci sarà una conferenza dei servizi e mi auguro che finalmente si possa andare avanti”. “Anche perché – ha aggiunto Polverini – abbiamo perso tempo prezioso come abbiamo sempre sostenuto. Quella è una discarica provvisoria e sarà tanto più provvisoria quanto saremo celeri noi nell’individuare una soluzione definitiva. Se così fosse, comunque, siamo sereni perché vorrebbe dire che le pedine cominciano ad andare al loro posto e si può veramente evitare l’emergenza nella Capitale”. “Ma il presidente del Consiglio Monti da chi è consigliato?”, si interroga l’europarlamentare e capo delegazione Idv, Niccoló Rinaldi, commentando la lettera di Palazzo Chigi al prefetto Pecoraro. “Le informazioni sulla proprietà del sito date con reticenza dal prefetto-commissario confermano i sospetti di poca trasparenza. Chiudere Malagrotta e aprire Corcolle vuol dire perseverare diabolicamente nell’errore”, ha concluso Rinaldi che sulla vicenda di Corcolle ha altresí preannunciato l’invio di un’interrogazione urgente. 

LA DECISIONE DEL TAR – Potrebbe arrivare da qui l’ennesimo stop a Pecoraro su Corcolle. L’azienda svizzera (Brixia Verwaltungs), proprietaria del suolo dove dovrebbe sorgere la discarica, ha infatti effettuato ricorso al Tar. L’ente ha chesto al ministero dell’Ambiente i motivi del “no” su Corcolle,concedendo trenta giorni di tempo per depositare “documentati chiarimenti” circa gli elementi contrari. La trattazione dell’udienza differita alla Camera di consiglio, è prevista per il 20 giugno.

di Veronica Moreno